Reflusso gastroesofageo

  • Il reflusso gastroesofageo è determinato per la maggior parte dei casi da una problematica legata all’alimentazione.
Il farmaco, il fitofarmaco appropriato, la fisioterapia e le altre tecniche manipolative, non compenseranno mai le abitudini alimentari sbagliate.
Momentaneamente si potrà ridurre il sintomo e sembrerà di avere risolto, fino a quando le tossine non avranno ripreso pieno potere sui rimedi, a mio avviso, momentanei.
Quando ancora lavoravo in ospedale, mi capitò un paziente che dovevo riabilitare, in attesa per una presunta diagnosi di SLA, mi diceva che aveva assunto un noto farmaco antireflusso per circa vent’anni, consecutivamente.
Interessato anche per una questione personale, gli chiesi tutte le informazioni necessarie per capire quanto il suo stile di vita avesse potuto influire nella sua probabile malattia.
Lì ho capito, che il mio reflusso che durava da tempo ormai, poteva essere una spia per una eventuale patologia del futuro e che doveva essere risolto in primis a tavola, senza nessun farmaco integratore che andasse a coprire il sintomo.
Successivamente ho potuto notare quanto la respirazione Mezieres con la fuoriuscita dell’aria nella fase di espirazione, intervenisse positivamente nella chiusura meccanica del cardias, in modo da impedire la risalita di materiale proveniente dallo stomaco verso l’esofago.
La Primavera è tempo di “risveglio” e quando non è possibile indirizzarlo verso la propria consapevolezza, la vita potrebbe scuoterci con le problematiche psico-fisiche, che ci spingono necessariamente a un cambio di rotta.
Non siamo qui a caso e se il nostro universo sembra indifferente, è perché il nostro mondo interno deve cambiare.
Il cambiamento è movimento e questo può certamente migliorare anche il reflusso gastroesofageo