Cosa ne penso dei farmaci

Cosa ne penso dei farmaci:

La medicina d’urgenza ha fatto passi da gigante e i farmaci utilizzati nelle fasi acute salvano la vita.
Anche altri farmaci sono indispensabili per la sopravvivenza delle persone, come nel diabete di tipo 1 o quando manca ad esempio una ghiandola come la tiroide.

Nel mio libro scrivo che il termine farmaco deriva dal greco e significa veleno, come ho sentito in una intervista del Dott. Pantellini.

È fondamentale quindi discernere e contestualizzarne l’uso.
È da evitare l’abuso e/o dipendenza da quei farmaci assunti quotidianamente, nei casi in cui non si voglia modificare lo stile di vita che potrebbe evitare gran parte della loro assunzione.

Tempo fa quando ancora lavoravo in ospedale, valutai un paziente che assumeva le statine, il quale, presentava una problematica di piedi urenti che era iniziata con l’assunzione delle stesse.

Come mi comporto generalmente in questi casi?

È semplice: se il paziente capisce il rapporto di causa effetto e riesce a modificare il suo stile di vita, la problematica si risolve al 100% senza farmaci e integratori, ma se intuisco che il paziente non vuole assolutamente modificare lo stile di vita per sua scelta, dovrò intervenire sui sistemi di disintossicazione del corpo attraverso le pratiche di respirazione, confidando che in seguito possa poter attingere alle sue risorse per una maggiore consapevolezza di sé.

Gabriele Indice